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venerdì 18 maggio 2012

Piogge ed emergenze umanitarie


Le piogge sono in arrivo, in alcune zone sono già cominciate. E per i prossimi sei mesi trasformeranno migliaia di chilometri quadrati di terreni aridi in fango e paludi, in molti casi impercorribili. Un ambiente difficile in ogni caso, ma che nelle regioni di confine tra Sudan e Sud Sudan rischia di peggiorare drammaticamente una situazione già molto critica dal punto di vista umanitario. Gli appelli all'azione – rapida, incisiva – si susseguono da giorni. Andando tutti nella stessa direzione: con le piogge, è possibile che una carestia già all'orizzonte diventi realtà, che le operazioni di emergenza delle organizzazioni internazionali, governative e non, vengano pesantemente rallentate se non fermate del tutto e che quindi il numero di persone in situazione di gravissimo disagio cresca a dismisura. 

mercoledì 28 marzo 2012

Scontri tra i due Sudan, tra aggiornamenti e assurdità

Sono passati altri due giorni, ma non ci sono particolari novità sugli scontri al confine tra Sudan e Sud Sudan, che sarebbero ancora in corso. Dalla capitale dello stato di Unity, Bentiu, arriva la notizia che l'aviazione sudanese ha ripreso, anche la notte scorsa, i bombardamenti all'interno dei confini del Sud Sudan, mentre da Khartoum il capo dei servizi segreti sudanesi, Mohammed Atta al-Moula, ha accusato l'esercito sud-sudanese di essere entrato in territorio sudanese, ma ha escluso che i militari di Juba siano riusciti a entrare nei campi petroliferi di Heglig.

lunedì 26 marzo 2012

Sudan e Sud Sudan, violenti scontri al confine

Le notizie che arrivano da Khartoum e da Juba sono pessime. E ancora piuttosto confuse, a dir la verità. Districarsi tra le versioni ufficiali e divergenti dei due governi non è facile, capire quello che è successo veramente oggi quasi impossibile. E allora andiamo con calma e cerchiamo di fare il punto della situazione, quantomeno per quello che è trapelato finora.

Il primo a lanciare il breaking news su Twitter è @wasilalitaha, giornalista del Sudan Tribune, che verso le 19 italiane posta un tweet in cui riporta la notizia data dall'esercito sudanese secondo cui durante la giornata ci sarebbero stati scontri al confine con l'esercito sudsudanese, lo Spla, mentre i ribelli darfuriani del Jem avrebbero attaccato i pozzi petroliferi di Heglig, in Kordofan meridionale, quindi all'interno dei nuovi confini del Sudan.

mercoledì 8 febbraio 2012

Di Cina, Sudan e Sud Sudan

mappa tratta dal sito priceofall.org
L'avevo promesso, quindi ora eccomi qui. Nelle ultime settimane, tra il blocco della produzione petrolifera sudsudanese e il rapimento di 29 lavoratori cinesi in Kordofan meridionale (liberati ieri sani e salvi), la questione delle relazioni della Cina con i due Sudan è stata toccata più volte nella stampa internazionale. La formula spesso usata per presentare il ruolo di Pechino in quella parte di mondo è stata "la Cina, alleato di Khartoum" o qualcosa di simile, facendo riferimento alle ottime relazioni che Pechino e il governo del Sudan hanno sviluppato e mantenuto negli ultimi quindici-venti anni.

martedì 27 dicembre 2011

Khalil Ibrahim e George Athor: destini paralleli in Sudan e Sud Sudan

Due leader ribelli uccisi a pochi giorni di distanza l'uno dall'altro. Il primo a cadere è stato il generale George Athor, da circa un anno e mezzo in armi contro il governo del Sud Sudan. Il secondo, la cui morte è stata annunciata nelle prime ore del giorno di Natale, è Khalil Ibrahim, da dieci anni presidente del Justice and equality movement (Jem), uno dei gruppi ribelli "originali" del Darfur.
Due morti che hanno smosso le acque limacciose delle situazioni interne di Sudan e Sud Sudan e che potrebbero avere delle conseguenze di medio e lungo termine. O forse no, perché è difficile, ora come ora, prevedere cosa succederà ai movimenti che i due leader avevano fondato e che dirigevano e come quindi evolveranno le cose.

Ma chi erano George Athor e Khalil Ibrahim? Iniziamo dal primo a cadere, l'ultimo a prendere le armi contro il suo governo. Fino a inizio 2010 Athor è stato un generale dello Spla, l'ex movimento ribelle diventato, dopo la pace del 2005, esercito regolare del Sud Sudan. Negli anni successivi al Cpa era stato promosso a vice capo di stato maggiore del nuovo esercito, con la delega per l'orientamento politico e morale. Ma alla vigilia delle elezioni generali del 2010 Athor ha deciso di sfidare il candidato scelto dal partito per il posto di governatore dello stato di Jonglei, Kuol Manyang Juuk, e si è quindi presentato come indipendente. Quando le urne hanno dato la vittoria a Kuol Manyang, Athor non ha accettato il risultato, a suo dire (e secondo molti altri in Jonglei) fasullo, e ha preso le armi contro l'esercito di cui aveva fatto parte, nei suoi gradi più alti, fino a pochi mesi prima.

sabato 10 settembre 2011

Una nuova capitale per il Sud Sudan


Ramciel è difficile da trovare, su qualsiasi mappa. Ma il nuovo governo della neonata Repubblica del Sud Sudan ha deciso che entro sei anni la capitale sarà trasferita lì, nel centro geografico dello stato, terra di pascoli e allevatori semi-nomadi, dove la terra non manca e sarà quindi possibile costruire una nuova città dal nulla o quasi. 
È stata questa la prima decisione che l'esecutivo dell'ultimo nato tra gli stati del mondo ha preso nella sua riunione inaugurale. A due mesi esatti dalla proclamazione dell'indipendenza, il 9 luglio scorso, la vita politica e amministrativa del Sud Sudan passa anche da qui.