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venerdì 18 maggio 2012

Piogge ed emergenze umanitarie


Le piogge sono in arrivo, in alcune zone sono già cominciate. E per i prossimi sei mesi trasformeranno migliaia di chilometri quadrati di terreni aridi in fango e paludi, in molti casi impercorribili. Un ambiente difficile in ogni caso, ma che nelle regioni di confine tra Sudan e Sud Sudan rischia di peggiorare drammaticamente una situazione già molto critica dal punto di vista umanitario. Gli appelli all'azione – rapida, incisiva – si susseguono da giorni. Andando tutti nella stessa direzione: con le piogge, è possibile che una carestia già all'orizzonte diventi realtà, che le operazioni di emergenza delle organizzazioni internazionali, governative e non, vengano pesantemente rallentate se non fermate del tutto e che quindi il numero di persone in situazione di gravissimo disagio cresca a dismisura. 

sabato 17 marzo 2012

Clooney e i tweeps sudanesi: cronaca di una giornata particolare

Una giornata intensa tra i tweeps sudanesi, quella di ieri. Iniziata come sempre, con notizie e commenti che riguardano il paese, man mano che le ore passavano ha preso una piega diversa. Mentre da Khartoum la giornalista e blogger Maha el-Sanosi, alias @MimzicalMimz, raccontava della sua visita al marito di un'insegnante e attivista nuba, Jalila Khamis Koko, prelevata dai servizi segreti nella notte di quattro giorni fa e da allora sparita, Moez Ali, alias @his_moezness, già iniziava a fare dell'amara ironia su George Clooney, il suo incontro con Barak Obama e il suo attivismo pro-Sudan. All'hashtag #FreeJalila, si alternava quindi lo #SlapGeorgeClooney (date uno schiaffo a George Clooney). Perché "la politica non è un posto per la filantropia o l'altruismo" e perché "sì, il Sudan ha bisogno dell'attenzione dei media. Ma non del tipo che Clooney cerca".