Sono in partenza, ma prima di prendere l'aereo e lasciare il Sud Sudan voglio fare un ultimo breve post targato Juba.
In questi giorni la vita sta tornando alla normalità in città, anche se si vedono ancora molte bandiere sudsudanesi in giro, se l'orologio sul round-about all'entrata della città continua a fare le congratulazioni al nuovo stato e via dicendo. Tornare alla normalità in realtà è una frase che descrive la situazione fino a un certo punto, visto che siamo ormai in uno stato diverso da quello dell'altra settimana. Quindi ci sono tutta una serie di cose da fare per rendere questa separazione dal Sudan una realtà anche nelle cose di ogni giorno. Nei giorni scorsi il governatore della nuova banca centrale del Sud Sudan ha annunciato che la nuova moneta sudsudanese inizierà a circolare dalla prossima settimana. Anche in Sudan si cambierà moneta. Trovate qualche dettaglio in più in questo articolo che ho fatto per il manifesto.
Mi dispiace partire. Ma in questo momento devo andare. Spero di poter tornare presto, veder nascere uno stato, questo stato, è particolarmente emozionante. E, al di là delle proclamazioni ufficiali, sarà un processo lungo.
Prima di lasciare Juba, vi segnalo anche un altro articolo che ho scritto per Limes. Parla di altro, di Unione Africana e Libia, ma introduce degli elementi per così dire continentali, alcuni dei quali possono essere spunti interessanti anche per riflessioni sui due Sudan. E su cui magari cercherò di tornare in qualche altro post...
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