Sono stata qualche giorno offline. Vedere le notizie sudanesi oggi è stato quantomai frustrante e preoccupante. Sono stati giorni intensi, di scambi di accuse, di toni sempre più accesi da entrambe le parti - il presidente Bashir si è lasciato andare a epiteti particolarmente spiacevoli nei confronti dei sud-sudanesi e dello Splm in particolare, che hanno fatto i titoli dei giornali (stranieri) -, di una guerra che è ormai realtà. Non è detto che sia a tutti gli effetti una guerra vera e propria che continuerà per anni, ma gli eventi delle ultime settimane non possono essere chiamati altrimenti.
Per la cronaca, Heglig è tornata sotto il controllo delle Saf. Secondo Khartoum perché l'esercito sudanese è riuscito a cacciare lo Spla entro i confini del Sud, secondo Juba perché la leadership sud-sudanese ha deciso di ritirarsi in buon ordine, come richiesto dalla comunità internazionale.
Finito tutto? Neanche per sogno, purtroppo. Le foto della Reuters scattate oggi a Rubkona, nei pressi di Bentiu, mostrano il mercato distrutto da alcune bombe. Qui la testimonianza di una freelance alla BBC. Ovviamente, anche sull'origine delle bombe di oggi le versioni ufficiali divergono: per Juba sono state sganciate da Mig sudanesi, per il Sudan non è stata l'aeronautica di Khartoum. Visto che il Sud Sudan non dispone di un'aeronautica, Roving Bandit avanza l'ipotesi che si sia trattato degli alieni...
Al di là dell'ironia, se già l'altra settimana le prospettive apparivano cupe, ora la situazione è molto peggiorata. Intanto, il governo di Juba ha detto che l'attacco di oggi su Rubkona corrisponde a una "dichiarazione di guerra" da parte del Sudan. Scorrendo i titoli degli articoli di Sudan Tribune e dei lanci della Reuters di questi giorni, non si può trarre altra conclusione. Tra le notizie, l'unica che è diventata il titolo di un articolo su un sito italiano è quella secondo cui le Saf avrebbero ucciso 1200 soldati Spla nella riconquista di Heglig. Che è probabilmente l'unica notizia non solo improbabile, ma anche indimostrabile, almeno al momento. Ma è un numero alto abbastanza perché un conflitto africano riesca a ottenere un (molto) limitato spazio sui siti dei principali giornali italiani. (Per completezza d'informazione: secondo Juba le perdite nelle fila dello Spla sarebbero una ventina. Mi sa che anche questa versione è improbabile, purtroppo.)
REUTERS/Goran Tomasevic |
Finito tutto? Neanche per sogno, purtroppo. Le foto della Reuters scattate oggi a Rubkona, nei pressi di Bentiu, mostrano il mercato distrutto da alcune bombe. Qui la testimonianza di una freelance alla BBC. Ovviamente, anche sull'origine delle bombe di oggi le versioni ufficiali divergono: per Juba sono state sganciate da Mig sudanesi, per il Sudan non è stata l'aeronautica di Khartoum. Visto che il Sud Sudan non dispone di un'aeronautica, Roving Bandit avanza l'ipotesi che si sia trattato degli alieni...
Al di là dell'ironia, se già l'altra settimana le prospettive apparivano cupe, ora la situazione è molto peggiorata. Intanto, il governo di Juba ha detto che l'attacco di oggi su Rubkona corrisponde a una "dichiarazione di guerra" da parte del Sudan. Scorrendo i titoli degli articoli di Sudan Tribune e dei lanci della Reuters di questi giorni, non si può trarre altra conclusione. Tra le notizie, l'unica che è diventata il titolo di un articolo su un sito italiano è quella secondo cui le Saf avrebbero ucciso 1200 soldati Spla nella riconquista di Heglig. Che è probabilmente l'unica notizia non solo improbabile, ma anche indimostrabile, almeno al momento. Ma è un numero alto abbastanza perché un conflitto africano riesca a ottenere un (molto) limitato spazio sui siti dei principali giornali italiani. (Per completezza d'informazione: secondo Juba le perdite nelle fila dello Spla sarebbero una ventina. Mi sa che anche questa versione è improbabile, purtroppo.)
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